La storia della Chiesa è piena di apparizioni dei Santi di Cristo, che non solo svolgono la funzione di messaggeri, ma anche quella di proteggere e fare miracoli. A San Giorgio è attribuito il miracolo di salvare una principessa e una città dalla violenza di un mostruoso e feroce rettile. Gli abitanti di Silene erano pagani e credevano che per placare il mostro
fosse necessario offrirgli in sacrificio giovani vergini, che venivano scelte a sorte. Inevitabilmente, la sorte cadde anche sulla figlia del re. Nonostante le suppliche del sovrano, la giovane fu condotta al lago. Quando il vecchio drago emerse dall’acqua e stava per divorare la principessa, apparve all’improvviso San Giorgio, in sella a un magnifico cavallo bianco, armato di lancia, scudo e spada. San Giorgio si fece il segno della croce e, nel nome del “Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”, trafisse il drago con la lancia e lo fece crollare a terra. Poi, ordinò alla principessa di legare la sua cintura al collo del drago e di portarlo in città. Lì, alla presenza del re e di tutti i cittadini, San Giorgio colpì il drago con la spada e lo uccise. Il miracoloso intervento di Giorgio portò l’intera città alla conversione alla fede cristiana.
Anonimo, 1050.
Paolo Uccello, 1470.
Raffaello Sanzio, 1505.
Raffaello Sanzio, 1506.
Francesca Baerald, Il rimorso di san Giorgio, 2013.
Diego Massi, D’aprés Anonimo, Verona, XIII secolo, 2020.
Vico Massi, D’aprés Bernat Martorell, San Giorgio e il drago, 2020.
Diego e Vico, novembre 2020.
Per l’intera sequenza delle immagini, vedi:
dv_san-giorgio-wecompress.com_.pdf
