L’inno latino “Veni, Veni, Emmanuel”, molto amato nei paesi anglosassoni ma poco conosciuto in Italia, è tratto dalle “Antifone Maggiori”, o “Antifone O”, che accompagnano il Magnificat nei vespri della Liturgia delle Ore di rito romano dell’ultima settimana di Avvento (13-23 dicembre) e furono composte, probabilmente, intorno al IX secolo. Capovolgendo l’ordine delle antifone, le lettere iniziali delle invocazioni formano un acrostico. Emmanuel, Rex, Oriens, Clavis, Radix (nell’inno, “germoglio”), Adonai, Sapientia: ERO CRAS, “(Ci) sarò domani”, una promessa di Avvento che risale ai tempi di Gregorio Magno.
Il testo dell’inno, molto più recente di quello delle Antifone, appare per la prima volta nei Psalteriolum Cantionum Catholicarum, pubblicato a Colonia nel 1710. Ne esistono numerose versioni. Quello riportato sotto segue l’ordine delle Antifone O, a eccezione della prima strofa, che nei vespri di Avvento si canta l’ultimo giorno.
L’inno in lingua inglese “Draw nigh, draw nigh, Emmanuel” (oggi noto con il titolo “O come, O come, Emmanuel,”) fu composto da Thomas Helmore e John Mason Neale nel 1851, utilizzando una melodia probabilmente risalente a un inno processionale francese del XV secolo.
Entriamo dunque nell’atmosfera dell’Avvento quale viene celebrato nella Liturgia della Parola dopo la riforma voluta dal Concilio Vaticano II.
Véni, véni, Emmánuël; Captívum sólve Israël, Qui gémit in exílio Privátus Déi Fílio. R: Gáude! Gáude! Emmánuël, |
Vieni, vieni, Emmanuele libera dalla prigionia Israele, che geme in esilio, privata del figlio di Dio. R: Rallegrati! Rallegrati! L’Emmanuele |
Veni, O Sapientia, quae hic disponis omnia, veni, viam prudentiae ut doceas et gloriae. R. |
Vieni, o Sapienza, che disponi di questo mondo vieni, la via della prudenza insegnaci per la Gloria. R. |
Véni, Véni, Adónai! Qui pópulo in Sínai, Légem dedísti vértice, In majestáte glóriae. R. |
Vieni, vieni, o Signore, che dall’alto del Sinai donasti la Legge al Tuo popolo nella maestà della gloria. R. |
Véni, O Jesse Virgula; Ex hostis tuos úngula, De specu tuos tártari Educ, et antro bárathri. R. |
Vieni, o Germoglio di Jesse, liberaci dagli assalti del male, salvaci dall’abisso dell’inferno e dal baratro della morte. R. |
Véni, Clávis Davídica! Régna reclúde caélica; Fac íter tútum súperum, Et cláude vías ínferum. R. |
Vieni, Chiave di Davide, spalanca le porte del Tuo Regno, rendi sicuro il cammino verso i cieli, e chiudi le vie degli inferi. R. |
Véni, véni, O Oriens; Soláre nos advéniens; Noctis depélle nébulas, Dirásque noctis ténebras. R. |
Vieni, vieni, Astro che sorgi, illuminaci con la tua venuta; allontana le ombre della notte e disperdi le tenebre notturne. R. |
[Véni, véni, O Rex gentium et desideratus earum, lapis angularis qui facis utraque unum: veni et salva hominem quem de limo formasti. ] |
[Vieni, O Re delle genti, atteso da tutte le nazioni, pietra angolare che riunisci i popoli in uno: vieni e salva l’uomo che hai formato dalla terra. ] |
~ O COME, O COME EMMANUEL ~
Joan Baez (1966)
https://www.youtube.com/watch?v=NlCEXA8oqjM
Veni Veni Emmanuel
L’Accorche-Choeur, Ensemble vocal Fribourg (2006)
https://www.youtube.com/watch?v=bCygNxExEPs
LE ANTIFONE MAGGIORI DELL’AVVENTO
L’antifona del 17 dicembre:
O Sapientia, quae ex ore Altissimi prodiisti,
attingens a fine usque ad finem fortiter suaviterque disponens omnia:
veni ad docendum nos viam prudentiae.
O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo,
ti estendi ai confini del mondo, e tutto disponi con soavità e con forza.
vieni, insegnaci la via della saggezza.
L’antifona del 18 dicembre:
O Adonai, dux domus Israel,
qui Moysi in igne flammae rubi apparisti,
et in Sina legem dedisti:
veni ad redimendum nos in brachio extento.
O Signore, guida della casa d’Israele,
che sei apparso a Mosè nel fuoco di fiamma del roveto
e sul monte Sinai gli hai dato la legge:
vieni a liberarci con braccio potente.
L’antifona del 19 dicembre:
O Radix Iesse, qui stas in signum populorum,
super quem continebunt reges,
et gentes deprecabuntur:
veni ad liberandum nos, iam noli tardare.
O Germoglio di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli,
tacciono davanti a te i re della terra,
e le nazioni t’invocano:
vieni a liberarci, non tardare.
L’antifona del 20 dicembre:
O Clavis David et sceptrurn domus Israel,
qui aperas, et nemo claudit; claudas, et nemo aperit:
veni et educ vinctum de domo carceris,
sedentem in tenebris et umbra mortis.
O Chiave di Davide, scettro della casa d’Israele,
che apri e nessuno può chiudere, chiudi e nessuno può aprire:
vieni, libera l’uomo prigioniero
che giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.
L’antifona del 21 dicembre:
O Oriens, splendor lucis aeternae et Sol iustitiae:
veni et illumina sedentem in tenebris et umbra mortis.
O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.
L’antifona del 22 dicembre:
O Rex gentium et desideratus earum,
lapis angularis qui facis utraque unum:
veni et salva hominem quem de limo formasti.
O Re delle genti, atteso da tutte le nazioni,
pietra angolare che riunisci i popoli in uno:
vieni e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
L’antifona del 23 dicembre:
O Emmanuel, rex et legifer noster,
exspectatio gentium et salvator earum:
veni ad salvandum nos, Domine Deus noster.
O Emmanuele, nostro re e legislatore,
speranza e salvezza dei popoli.
vieni a salvarci; o Signore nostro Dio.
Inoltre, un magnifico saggio che illustra il collegamento tra l’annuncio del Messia nelle Antifone Maggiori e i brani dell’Antico e del Nuovo Testamento:
LE ANTIFONE MAGGIORI DELL’AVVENTO
MAURICE GILBERT S.I.
http://s2ew.diocesivenezia.chiesacattolica.it/s2ewdiocesivenezia/allegati/1676/LE%20ANTIFONE%20MAGGIORI%20DELL.AVVENTOdoc.pdf