CASTELLO INTERIORE
scritto da
TERESA DI GESÙ
religiosa di nostra Signora del Carmine
per le monache carmelitane scalze
sue sorelle e figlie
I.H.S.
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PRIME MANSIONI
Capitolo 1
Bellezza e dignità dell’anima umana – Paragone per meglio intendersi – Vantaggi che si acquistano nel conoscersi e nell’intendere le grazie che si ricevono da Dio – La porta di questo castello è l’orazione.
1 – Oggi stavo supplicando il Signore di parlare in luogo mio, perché non sapevo cosa dire, né come cominciare ad obbedire al comando che mi è stato imposto, ed ecco quello che mi venne in mente. Mi servirà di fondamento a quanto dirò.
Possiamo considerare la nostra anima come un castello fatto di un sol diamante o di un tersissimo cristallo, nel quale vi siano molte mansioni, come molte ve ne sono in cielo.
Del resto, sorelle, se ci pensiamo bene, che cos’è l’anima del giusto se non un paradiso, dove il Signore dice di prendere le sue delizie? E allora come sarà la stanza in cui si diletta un Re così potente, così saggio, così puro, così pieno di ricchezze? No, non vi è nulla che possa paragonarsi alla grande bellezza di un’anima e alla sua immensa capacità! Il nostro intelletto, per acuto che sia, non arriverà mai a comprenderla, come non potrà mai comprendere Iddio, alla cui immagine e somiglianza noi siamo stati creati.
Se ciò è vero – e non se ne può dubitare – è inutile che ci stanchiamo nel voler comprendere la bellezza del castello. Tuttavia, per avere un’idea della sua eccellenza e dignità, basta pensare che Dio dice di averlo fatto a sua immagine, benché tra il castello e Dio vi sia sempre la differenza di Creatore e creatura, essendo anche l’anima una creatura.
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da Teresa D’Avila (1515-1582), Castello interiore, Edizioni OCD, Roma 2010
in http://www.cristinacampo.it/public/avila,castello%20interiore.%20testo%20integrale..pdf