0:00 Kol dodi
2:12 Eshet chayil
4:33 Dja da kall
7:47 Lamma bada yatathanna
11:50 Avram Avinu
15:33 Alta es la luna
19:05 Och när som jag var på mitt artonde år/Una mática de ruda
24:34 Kuando veyo ijo ermozo
26:33 Mi yitneni of
29:40 Yedí Kulé
36:50 Las tres hermanicas
40:42 Etz harimon
43:57 Ben nehar Prat
46:10 Margjit Hjukse
54:05 Adió, querida
Le Qiyān (arabo: قِيان, IPA /qi’jæːn/; singolare qayna, arabo: قَينة, IPA /’qæjnah/) facevano parte di una classe di donne non-libere del mondo pre-islamico. Venivano educate nelle arti dell’intrattenimento, come la composizione di versi, il canto, la recitazione di racconti letterari o storici (akhbar), la calligrafia o il teatro di figura, e potevano avere ogni età.
Nella letteratura araba classica, le qiyān erano una sotto-categoria delle jawāri (‘donne schiave’, جَوار; s. jāriya, جارِية), e più specificamente delle imā’ (‘ragazze schiave’, اِماء; s. ama, اَمة). A volte erano chiamate imā’ shawā‘ir (‘ragazze schiave poetesse’, اِماء شَوَاعِر) o mughanniyāt (‘suonatrici’, مُغَنِّيات; s. mughanniyyah, مغنية).
In origine il termine era la forma femminile della parola pre-islamica qayn (قين), che significava ‘fabbro, artigiano’, poi esteso ai lavoratori manuali in generale e più specificamente alle persone pagate per il loro lavoro, e infine “a chiunque esercitasse un’attività artistica dietro compenso”.
Come altre schiave nel mondo Islamico, le qiyān dovevano essere sessualmente disponibili ai loro padroni. Nella letteratura erano spesso associate a licenziosità, e la sessualità era una parte importante della loro attrattiva, ,a non sembra fossero concubine o prostitute.
Non è noto a quando risalga l’istituzione delle qiyān, ma era certamente molto diffusa durante il califfato Abbaside. Si narra che Ibrahim al-Mawsili (742-804 CE) sostenesse che suo padre era stato il primo a educare come qiyān bellissime giovani dalla pelle chiara, aumentando così il loro valore, mentre prima di lui le qiyān erano reclutate tra giovani meno belle e con la pelle scura. Un fenomeno sociale che potrebbe derivare da quello delle qiyan sono le Almeh egiziane, cortigiane o donne di intrattenimento educate a cantare e a recitare poesie classiche e monologhi faceti.
A causa della loro distinzione sociale, le qiyān rappresentano una delle forme più note della società femminile islamica pre-moderna, soprattutto per ciò che riguarde le donne schiave, e sono dunque figure importanti nella storia della schiavitù del mondo mussulmano. Inoltre, molte delle poetesse dell’Islam medioevale le cui opere oggi sopravvivono erano qiyān e di alcune di loro è possibile tracciare una biografia completa. …
Al-Andalus
Sembra che intorno al primo secolo della cultura araba in Andalusia le qiyān fossero portate in occidente dopo essere state formate a Medina o a Baghdad, oppure da artisti orientali. Dopo la caduta del califfato Omayyade erano formate a Cordoba. A quanto si sa, in Andalusia nel XIV secolo esistevano ancora cantanti donne, ma non erano più schiave.
Da https://en.wikipedia.org/wiki/Qiyan. Traduzione e adattamento miei.
Questa ricerca potrebbe proseguire approfondendo la relazione tra le qiyān e le trobairitz, le trovatore, poetesse provenzali dell’amor cortese del XII e XIII secolo, notando che i primi canzonieri non distinguevano le opere dei trovatori da quelle delle trobairitz. Tale distinzione avvenne solo in seguito, con i canzonieri italiani e catalani.
O ancora, la ricerca potrebbe proseguire approfondendo la storia del commercio legato alla musica nel mondo medievale:
“Questo tipo di commercio, in Eurasia, non era una professione esclusiva di élites urbane specializzate. Nel frammento di una lettera della fine del VIII secolo ritrovata nella Cina centro-occidentale, un mercante ebreo-persiano racconta soprattutto delle difficoltà incontrate commerciando pecore. Ma parla anche di un’arpa, una ragazza e un eunuco:
a me un’arpa (riga mancante e inizio della successiva) tu porti l’arpa, io insegno alla ragazza, e in quanto tempo (riga mancante e inizio della successiva) trovo, non ho trovato, ma da (nome) un (riga mancante e inizio della successiva) ti do, così insegnerò (nome), l’eunuco nero … “
Da “Music business in ancient Eurasian traveling trade”, https://www.purplemotes.net/2013/02/03/music-business-ancient-eurasian-trade/
“Cammello con musicisti”, Statuetta in terracotta, dinastia Tang, prima metà dell’VIII secolo.
Per il contesto culturale e il commercio di strumenti musicali sulla Via della Seta, vedi “The Silk Road and Music: Trade, Connections, and Change”, https://spinditty.com/industry/Music-on-the-Silk-Road.