La strada non presa
Divergevano due strade in un bosco
ingiallito, e spiacente di non poterle fare
entrambe uno restando, a lungo mi fermai
una di esse finché potevo scrutando
là dove in mezzo agli arbusti svoltava.
Poi presi l’altra, così com’era,
che aveva forse i titoli migliori,
perché era erbosa e non portava segni;
benché, in fondo, il passar della gente
le avesse invero segnate più o meno lo stesso,
perché nessuna in quella mattina mostrava
sui fili d’erba l’impronta nera d’un passo.
Oh, quell’altra lasciavo a un altro giorno!
Pure, sapendo bene che strada porta a strada,
dubitavo se mai sarei tornato.
lo dovrò dire questo con un sospiro
in qualche posto fra molto molto tempo:
Divergevano due strade in un bosco, ed io…
io presi la meno battuta,
e di qui tutta la differenza è venuta.
(Traduzione di Giovanni Giudici)
Un esercizio:
Lascio affiorare alla mente il ricordo di una circostanza
nella quale mi sono trovato/a a dover scegliere tra due sentieri.
Ricordo la sensazione che provai allora?
Rileggendo oggi la stessa circostanza, che sensazione provo?
Posso descrivere che cosa è cambiato in me nel frattempo?