Il filo d’oro, perché questo blog? 2

 

Un’amica mi ha fatto giustamente notare che la scelta dei temi e il tipo percorso che qui sto offrendo necessita qualche precisazione. Innanzitutto, da dove nascono i temi degli articoli? Quale filo logico seguono? Sto forse improvvisando?

Sì e no.

Sì, perché questo è per me uno strumento comunicativo nuovo e dunque, in parallelo a toccare  argomenti che ritengo possano facilitare una prima riflessione sull’uso dell’immaginazione in preghiera, devo ancora capire come funziona. Me ne scuso. Sono certa, peraltro, di non essere la sola a doversi continuamente arrampicare sugli specchi della tecnologia…

No, perché la scelta di passare da un tema all’altro senza un evidente filo logico mi consente di sperimentare una modalità tipica del pensiero circolare, una forma di pensiero ‒ tipicamente femminile, sostengono alcuni ‒ che non procede in linea retta ma a spirale, per associazioni libere che si aggregano a poco a poco e arrivano a trovare unità di significato in un momento successivo. Scrivere e pubblicare solo quando fossi sicura di avere tutto sotto controllo, secondo un’agenda predefinita, significherebbe rinunciare a una modalità espressiva che appartiene a molti/e di noi, una modalità che è stata repressa e svilita per millenni, proprio come l’immaginazione, e ha urgenza di trovare una voce. Pubblicare solo quando fossi sicura di avere tutto sotto controllo significherebbe rinunciare a cercare insieme a chi mi legge il filo d’oro che trasforma il pensiero circolare, l’immaginazione e il sentire profondo di ciascuno/a in pensieri, immaginazione e sentire profondo collettivo, utile anche a molti altri/e oltre che a noi stessi. Ci riusciremo? Me lo auguro di cuore.

Si impone dunque una seconda precisazione. Se davvero questo sito vuole aprirsi alla riflessione comune, perché non dà modo a chi legge di pubblicare commenti, domande e obiezioni a quello che scrivo? Perché la scelta di non attivare la funzione “commenti”?

Ai piedi del Maestro è l’esito di un lavoro di sintesi durato anni. È scritto in un linguaggio molto semplice, che tutti possono capire. Aprire fin da ora lo spazio del blog ai commenti esporrebbe al rischio di mescolare alle riflessioni e alle domande di chi già ha fatto pratica del metodo di preghiera degli Esercizi le riflessioni e le domande di chi ancora non lo conosce. Mi troverei a ripetere cose già dette, annoiando chi già le sa. Oppure, al contrario, verrei chiamata a entrare nel merito di temi che molti altri non sarebbero in grado di seguire.

Dunque a tutti/e propongo di: 1. leggere il libro; 2. scrivermi in privato utilizzando il modulo della pagina Contattami in alto a destra nella Home page ‒ su qualsiasi argomento, da domande su punti affrontati nel libro a consigli per il sito, a questioni personali, a parole di incoraggiamento (grazie!!! in anticipo). Alle mail rispondo sempre, appena possibile; 3. aspettare e pregare insieme a me affinché la lettura del libro, la pratica della contemplazione immaginativa e i nuovi desideri che emergeranno attraverso queste pagine possano creare un terreno comune su cui proseguire il cammino. Con gioia.

 

Condividi
Nascondi
search previous next tag category expand menu location phone mail time cart zoom edit close